Sapete che con pochi semplici gesti potete rendere la vostra cucina più #green e avvicinarvi alla filosofia zerowaste?
Potete utilizzare borracce ecologiche o bottiglie di vetro, buste riutilizzabili per la spesa, fogli cerati (cotone organico ricoperto di cera d’api) o coperchi elastici di varie misure al posto della pellicola. Esistono poi panni asciuga tutto in tessuto, tappetini da forno ritualizzabili, contenitori per il pranzo al sacco (sia in plastica che in acciaio, spesso sono anche isolanti per mantenere caldi o freddi i cibi). Non dimenticare i contenitori in vetro per conservare alimenti in frigorifero, potete decidere di comprarli ma anche riciclarli.
Per la pulizia: usate le giuste quantità di prodotti (ora si iniziano a trovare sfusi in alcuni supermercati e/o negozi biologici), utilizzate la lavastoviglie solo a pieno carico, in sostituzione della spugna per piatti usate la #luffa o spazzole in legno e fibre vegetali.
Per l’alimentazione: cercate di consumare meno carne e insaccati, la loro produzione ha un impatto ambientale altissimo, soprattutto se si parla di carne derivata da allevamento intensivo. Le alternative esistono e non sono solo legumi! Per questo rivolgetevi ad un medico/biologo nutrizionista, che saprà consigliarvi la dieta corretta, equilibrata per voi, non inventatevi nulla.
Frutta e verdura che solitamene sbucciamo o di cui scartiamo delle parti possono essere mangiate così: mele, pere, pesche sono solo alcuni esempi, ma la lista si allunga con carote, patate e #zucca, ad esempio, se bio o bene lavate, hanno la buccia edibile, potete anche pensare di cuocerla a sé per dare della croccantezza a vellutate o farci delle chips da mangiare direttamente così. Altro #tip: i gambi di cavoli, cavolfiore, carciofi potete utilizzarli per insaporire brodi di verdura, inoltre l’acqua di cottura dei broccoli, ad esempio, potete usarla per cuocerci direttamente pasta o riso.
E voi eravate a conoscenza di tutte queste alternative?
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