Autore&illustratore: #GeraldFortGarcia
“Vendere la Gioconda per salvare la cultura in Francia”, questa è la proposta pubblicata sulla rivista Usbek&Rica da Stéphan Distinguin, un importante consulente digitale francese. Secondo lui, il dipinto frutta al Louvre ed indirettamente all’economia francese (tra merchandising, alberghi e biglietti aerei) circa 3 miliardi di euro l’anno, stimando quindi che il quadro possa partire da una base d’asta di 50 miliardi. Una cifra gigantesca se consideriamo che per finanziare il Decreto Rilancio serve più o meno lo stesso importo.
Fino ad ora l’opera d'arte più costosa della storia acquistata da un privato è stata il “Salvator Mundi”, venduto per 450 milioni di dollari nel 2017, una somma che non vale nemmeno l’1 % del valore della Monna Lisa.
Nell’eventualità, abbastanza remota, che il governo francese decidesse di venderla realmente, chi potrebbe acquistarla?
Secondo Forbes, al mondo sono solo le prime 14 persone più ricche al mondo che potrebbero potenzialmente contendersela durante un’asta. Probabilmente il paperone con più chances sarebbe il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, con un patrimonio di 142.5 miliardi di dollari, il quale non è nuovo a spese spropositate, ricordando che il recente divorzio gli è costato ben 36 miliardi.
Sfortunatamente tra questi super ricchi non c’è nemmeno un italiano. Tuttavia, se ipotizzassimo che tutti i cittadini italiani spinti da un sentimento di forte patriottismo, decidessero di fare una gigantesca “colletta” per raccogliere quei 50 miliardi, quanto dovrebbero mettere a testa?
Considerando solo i cittadini residenti in Italia (più di 55 milioni), per arrivare a quella cifra ogni persona dovrebbe contribuire in media con 907,37 euro. Una cifra abbastanza importante, visto che 10 milioni di italiani ne hanno attualmente meno nel conto corrente.
Ma nel caso fosse concretamente possibile, donereste quasi 1000 euro per riavere in Italia la Gioconda di Leonardo Da Vinci?
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