Autore: #FrancescoBellucci
“Eppure mi ricordo benissimo…quando passammo all’euro tutti i prezzi raddoppiarono! Dalla mattina alla sera, Il caffè al bar passò da costare mille lire a 1€. Rimanemmo fregati… gli stipendi, infatti, furono tradotti al cambio ufficiale: 1936,27 lire per 1€.” Quante volte abbiamo sentito questa affermazione? E se vi dicessimo che si tratta soltanto di una credenza popolare?
Nel 2002, anno di introduzione dell’Euro nel nostro Paese, l’inflazione fu del 2,5%. In altre parole, il costo di beni e servizi non aumentò così tanto quanto raccontato in precedenza. Come si spiega allora tale convinzione? Semplice, ad aumentare sensibilmente furono in particolare i beni acquistati giornalmente (come il caffè). Tali beni, seppur consumati frequentemente, non ricoprono tuttavia un ruolo importante nell’allocazione del nostro budget di spesa. Infatti, anche se consumassimo 2 caffè al giorno, alla fine dell’anno avremmo speso solo 730€. Un niente se paragonato a spese come quella per le bollette, per l’affitto o per andare in vacanza.
In definitiva vi fu un aumento, ma vi furono anche molte riduzioni e l’effetto combinato di questi due fenomeni produsse un aumento generale dei prezzi (ovvero un’inflazione) del 2,5%.
Ad affrontare questa ed altre bufale economiche, l’economista e direttore del OCPI, Carlo Cottarelli, nel suo libro “Pachidermi e Pappagalli”. Dalle fake news sulle banche, passando per quelle legate ai “poteri forti” Cottarelli offre ai lettori uno strumento da utilizzare contro i guru dell’ultima ora. Un libro per non cadere nella tentazione delle fake news che ci circondano ed approfondire dei temi ai più sconosciuti.
E voi conoscevate queste bufale? Se sì,, sapete raccontarcene delle altre?
Comments