Dal 1998 Fortune classifica le donne più potenti nel mondo degli affari utilizzando quattro differenti criteri:
La dimensione e l’importanza del business nell’economia globale.
La direzione del business.
La carriera.
L' influenza sociale e culturale.
Nel 2020 è stato aggiunto un quinto criterio: usa la sua influenza per plasmare nel migliore dei modi la sua azienda e il mondo? Il primo posto nella classifica dell'anno appena concluso è stato assegnato alla CEO di Accenture, Julie Sweet.
Accenture, nel solo anno fiscale 2020, ha raggiunto 44,3 miliardi di dollari di entrate e 5 miliardi circa di profitto (in aumento rispetto all’anno fiscale precedente).
Julie Sweet è il primo amministratore delegato donna della multinazionale. È fortemente attiva sui temi di inclusion & diversity, uno dei suoi obiettivi primari è quello di azzerare il gender gap. La CEO di Accenture fa parte del centro studi di Catalyst, un’organizzazione globale senza scopo di lucro che dal 1962 si occupa di aiutare a costruire ambienti lavorativi inclusivi in cui il talento delle donne venga riconosciuto al pari di quello maschile.
Secondo i recenti e (tristemente) noti report Istat, è stato sottolineato come su 101 mila persone che hanno perso il lavoro a dicembre 2021, quasi la totalità sono donne. In controtendenza è la multinazionale della Sweet la quale, entro il 2025, ha l’obiettivo di raggiungere un equilibrio e quindi la parità di genere tra uomo e donne tramite formazione e eventi dedicati.
Secondo te, cosa si potrebbe fare per ridurre il gender gap nelle multinazionali?
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