Autore: #MarcoTaddei
L’idea del visionario Elon Musk, fondatore di Hyperloop, è da ormai 8 anni quella di costruire treni per il trasporto umano che permettano di viaggiare in capsule chiamate “pods” a velocità supersoniche (circa 1223 km/h) usando propulsione elettrica e levitazione magnetica. Le capsule si muovono dentro tubi sigillati e depressurizzati. Grazie a queste specifiche vengono eliminate tutte le influenze che tipicamente rallentano e danneggiano con il tempo gli attuali treni, tra le quali attriti e resistenza dell’aria.
I vantaggi che possono comportare queste nuove tecnologie sono infatti straordinari. Una fra tutti è la quasi assenza di usura, i pezzi meccanici di un comune treno si deteriorano velocemente con il tempo, basti pensare ai freni, le strutture di Hyperloop si rovinano molto meno sotto questo punto di vista. Infatti, viene sfruttato principalmente il magnetismo: il treno levita sui binari grazie a dei campi magnetici, un po’ come succede al disco dell’air hockey nelle sale giochi, ma ovviamente senza aria. Questi campi fanno “galleggiare” i pods mentre passano sopra le bobine elettromagnetiche incorporate sui binari, le quali permettono al treno di accelerare sempre di più. La spinta iniziale è comunque dovuta a delle batterie elettriche montate a bordo del treno. Ma come si ferma un "proiettile” che viaggia a tali velocità? Semplicemente invertendo la spinta dei motori elettrici! Infine, parte dell’energia per ricaricare le batterie viene recuperata in decelerazione grazie alla cosiddetta “frenata rigenerativa”.
Le ipotesi su quali saranno le tratte elette per costruire Hyperloop sono molte. In Italia le più plausibili potrebbero essere ad esempio Milano-Roma (circa 25 minuti di viaggio con un costo del biglietto di circa 20€), Milano-Torino o Verona-Trieste.
Pensate che potrà realmente arrivare in Italia questo mezzo di trasporto ipertecnologico?
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