Autore: #RobertoMiceli
Immaginatevi un’onda. Nell’oceano. Voi potete vederla, ne potete misurare l’altezza, il modo in cui la luce del sole riflette quando passa attraverso. E’ lì, la potete vedere, sapete cos’è, è un’onda...alla fine frange sulla riva…se ne è andata, ma l’acqua esiste ancora, l’onda era solo una delle diverse forme che l’acqua può prendere…
Nella serie tv “The good place” questa è la definizione che i buddisti attribuiscono alla morte. L’onda ritorna all'oceano da cui proviene e dove rimarrà per sempre.
Adesso però provate ad immaginare di non poter toccare quest’onda, di non poterle stare vicino, accompagnarla, come vi sentite?
Il suo frangersi sulla riva provoca inevitabilmente un dolore incalcolabile che nessuna medicina può alleviare. Il primo passo per riuscire ad affrontare questa enorme mancanza è la possibilità di salutare, di dirsi addio.
Prendendo spunto da Franco Arminio, noto poeta, sarebbe opportuno istituire cinque minuti al giorno per la celebrazione del lutto, un momento di pausa dalla vita frenetica dedicata al ricordo, il cui fine ultimo è trovare un luogo al dolore, non dimenticarlo, ma ricordarlo, custodire il nome della persona che ci ha lasciato in un posto sicuro. Questo immenso dolore va capito, ascoltato, deve diventare un nostro amico. Per riuscire ad elaborare una perdita è vitale.
In molti casi il Covid-19 ci ha privato pure di questo aspetto e ci ha fatto riscoprire l’importanza del saluto, l’importanza di partecipare al dramma di una persona cara, la reale essenza del funerale.
Purtroppo nella società non viene insegnata l’importanza del lutto, non viene abbastanza approfondita. Il tema “morte” viene rifiutato e censurato.
È necessario riuscire ad affrontarlo faccia a faccia, prendendolo di petto e perché no anche con ironia.
In fin dei conti come ci ricorda in una sua poesia “La morte non è niente. Sono solamente passato dall'altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto.”
Perché niente sparisce per sempre, l’onda è solo una diversa forma dell’acqua.
E voi siete d’accordo?
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