L'effetto Dunning-Kruger fa riferimento ad un pregiudizio cognitivo che spinge gli individui con meno conoscenze e capacità a pensare di sapere più cose delle altre persone. Meno conoscono, più credono di sapere.
Chi soffre di questo effetto tende ad imporre le proprie opinioni senza darne semplicemente un parere, ritenendole delle assolute certezze. Qualsiasi altra persona, che non è dello stesso parere, viene ritenuta ignorante.
Perché il suo nome “Dunning-Kruger”?
Verso la metà degli anni 90’ in America, un uomo di 44 anni realizzò due rapine nello stesso giorno a volto scoperto. Venne chiaramente arrestato poco dopo, ma l’uomo, una volta davanti alla polizia, raccontò di non essersi nascosto il volto perché era fermamente convinto del fatto che, il succo di limone, di cui si era cosparso prima della rapina, lo avrebbe reso invisibile.
Tutta questa vicenda arrivò alle orecchie di un professore universitario della Cornell University, per l’appunto Dunning. Diede vita ad una serie di esperimenti, insieme al suo socio Kruger, dando origine al nome di questo effetto.
Questi esperimenti coinvolsero diverse persone, le quali furono interrogate in diversi campi di studio, dal ragionamento logico, alla letteratura etc. e fu chiesto loro di stimare il proprio livello di conoscenza e successivamente di testarlo e valutare se quando stimato, corrispondesse al vero. Quello che emerse fu che più una persona era incompetente, e meno ne era cosciente.
Perché questa percezione distorta della realtà?
Perché non avendo un minimo di competenze in un determinato ambito, non si riesce a fare una stima realistica delle proprie prestazioni e dei propri limiti.
E tu, riesci sempre ad essere oggettivo nella misurazione delle tue conoscenze?
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