La demenza senile è una malattia neurodegenerativa dell’encefalo, che colpisce le persone anziane e determina una riduzione delle facoltà cognitive. I sintomi principali sono la perdita della memoria, disfunzione del linguaggio, disorientamento, alterazioni della personalità.
Purtroppo non esiste un metodo specifico che riesca a curare tutti i sintomi, ma ne esistono alcuni che hanno l’obiettivo di aiutare queste persone a sentirsi capite, ascoltate e rispettate fornendo utili consigli ai caregiver su come comportarsi.
Uno di questi è il metodo Validation ideato da Naomi Feil, gerontologa americana, che lavorando con gli anziani, si rese conto di come la maggior parte dei disturbi comportamentali nascessero da difficoltà di comunicazione. Il nome viene dal verbo inglese “to validate”, che significa legittimare, cioè riconoscere i sentimenti e dare dignità. E’ un metodo che insegna a non cercare soluzioni a quello che queste persone dicono o cercano di dire, ma ad ascoltare e dargli valore. La base di questo metodo è l’empatia, che significa riconoscere e rispettare il disorientamento della persona, anche quando è privo di logica. Dobbiamo capire che c’è sempre una causa dietro al loro comportamento, non dobbiamo soffermarci soltanto sul contenuto dei loro racconti, ma sull’emozione che li muove. Per esempio alla frase di una persona con l’Alzheimer: “sto aspettando la mamma”, non bisognerebbe rispondere né con “sta arrivando”, né con “è morta”, perché a livello inconscio è una cosa che già sa. Una frase come questa esprime una mancanza d’affetto e un bisogno di contatto ed è proprio questo che dobbiamo offrirgli. Queste persone tendono a vivere nel passato come meccanismo di difesa, perché tornano a un periodo della vita in cui erano persone rispettate con un ruolo sociale.
Questo metodo è un chiaro esempio di quanto siano importanti le parole, quanto una semplice frase detta in un modo possa fare la differenza. Una differenza che magari non riusciamo a cogliere subito, ma che è presente perché tutte le persone meritano rispetto e vanno trattate come tali.
E voi, fate caso alle parole che utilizzate?
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