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Francesco Vadi

Il cibo del futuro


Nel cibo del futuro potremmo trovarci di fronte ad alcuni piatti di insetti commestibili
Nel cibo del futuro potremmo trovarci di fronte ad alcuni piatti di insetti commestibili

Sono una fonte proteica importante per molte persone, oltre ad avere un ottimo contenuto di acidi grassi polinsaturi e micronutrienti. Il loro impatto ambientale è bassissimo, la diffusione ubiquitaria. Dopo la valutazione da parte dell’Efsa, gli Stati membri dell’UE autorizzano la commercializzazione alimentare del Tenebrior molitor o tenebrione mugnaio, un coleottero della famiglia dei Tenebrionidi, che potrà essere messo in commercio sotto forma di snack, farina come base per crackers o barrette energetiche.


La tarma della farina è il primo insetto che ha ricevuto il via libera dell’Ue, ma la dieta a base di insetti è tutt’altro che una novità per molti paesi in via di sviluppo e non solo: l’Italia ne fa uso in cibi tradizionali noti ed apprezzati da molti, come il casu marzu sardo, il cacio marcetto abruzzese, il saltarello friulano, il furmai nis piacentino. Altri insetti fanno parte dell’alimentazione ufficiale, nascosti sotto un codice numerico come l’acido carminico utilizzato per colorare cibi e bevande, identificato con il codice E 120 o rosso di cocciniglia.


L’interesse verso l’uso alimentare di insetti non è soltanto dietetico ma anche ambientale. La FAO afferma che la produzione zootecnica è la maggior minaccia che l’ambiente si trova a fronteggiare con stime tra il 4-22% delle emissioni annuali di gas serra, cioè più di industria e trasporti.


A nessuno sfugge che insinuarsi nelle abitudini alimentari europee e soprattutto italiane sia un’impresa assai ardua. In Asia, questo tipo di alimento è già in uso: il famoso ristorante thailandese “Insect in the Backyard” di Bangkok che ne ha fatto dei piatti stellati: dalle tagliatelle alla farina di grilli guarnite con grilli fritti, pesto di basilico nero e chorizo fino ad arrivare al branzino grigliato con burro al caviale di formica.


Una dieta che comprenda gli insetti farebbe bene al corpo e all’ambiente, secondo l’aforisma ippocratico Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”, al quale fa eco il titolo ti un celebre saggio ottocentesco del filosofo tedesco Ludwig Feuerbach, L’uomo è ciò che mangia”.


Secondo voi gli insetti sono una buona alternativa alimentare?




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