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IL CATALANO O QUANDO LA LINGUA UNISCE



Chi non ricorda il travagliato referendum che si svolse nell’ottobre 2017, indetto dalla Generalitat per domandare al popolo catalano l’indipendenza della Catalogna al fine di proclamare la Repubblica Catalana? E chi, recandosi a Barcellona, non ha notato che la popolazione autoctona comunichi senza remore fra di sé ricorrendo ad una lingua sconosciuta ai più, ovvero il catalano? Queste due domande sono fra di esse correlate, vediamo perché.


Il catalano è una lingua romanza a tutti gli effetti come lo può essere l’italiano. La particolarità del catalano può essere rilevata nel fatto che si tratta di una lingua che oggi non rientra completamente all’interno di un unico territorio politico. Difatti, il catalano viene parlato attivamente in zone circoscritte in Spagna, Francia, Italia (Alghero) ed Andorra da circa 7 milioni di persone.


La storia del catalano è caratterizzata da un declino che, a partire dal XVII secolo, comporterà un restringimento dei suoi territori. In particolare, in Spagna, in seguito alla dittatura di Franco si proibirono le parlate regionali e dunque lo sviluppo del catalano vide interrompersi. Questa situazione creò forse l’humus per la costruzione di un’identità collettiva che si esprime attraverso l’utilizzo della lingua catalana che accomuna la popolazione a lungo sottomessa.


Il referendum del 2017, ritenuto illegale da parte del Tribunale Costituzionale, è stato il risultato di questa presa di coscienza da parte della popolazione catalana che per ragioni certamente anche economiche si troverebbe più a suo agio raggiungendo un’utopica indipendenza.


Ma ancora non è finita. Infatti, il 29 febbraio 2020 la popolazione catalana si è riunita numerosa (forse 100.000 manifestanti) a Perpignano in Francia (Pirenei Orientali, Catalogna Nord) dove l’ex-presidente della Generalitat Puigdemont ha parlato per la prima volta su territorio catalano dopo il suo esilio in Belgio. La lingua di comunicazione era il catalano, che sta iniziando a radicarsi e diffondersi nuovamente grazie a questi movimenti indipendentisti. Si prospetta forse una nuova era per questa lingua apparentemente bistrattata?



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