Autore: #FedericoSpagnolli
Molto spesso si pensa al termine “benessere” come un insieme di elementi di natura oggettiva, legati ad esempio all’avere una casa grande, uno certo status sociale, una certa condizione di salute. Diversi studi, invece, hanno evidenziato l’importanza del ruolo soggettivo del benessere.
Il benessere, per come ci aiuta a definirlo la psicologia positiva, è costituito da due componenti: quella edonica e quella eudaimonica.
L’Edonica è legata ad una visione soggettiva e si focalizza sulla valutazione personale che l’individuo mette in atto nel giudicare la propria vita coinvolgendo sia una componente affettiva (affetti positivi e assenza di affetti negativi) che cognitiva (soddisfazione di vita, ovvero quanto una persona valuta la sua vita come soddisfacente). Questo modello ha permesso di definire quello che viene chiamato benessere soggettivo (SWB, subjective well-being).
L’Eudaimonica è, invece, legata al modello multidimensionale di Carol Ryff, che parla di benessere prendendo in esame sei componenti che lo definiscono: accettazione di sé (avere un atteggiamento positivo verso sé stessi), relazioni positive con gli altri (sentirsi amati e costruire rapporti intensi e profondi), autonomia (resistere alle pressioni sociali), padronanza ambientale (scegliere contesti necessari ed adatti per soddisfare i propri bisogni), scopo nella vita (avere obiettivi chiari e tenacia nel perseguirli) e crescita personale (capacità di continuare a valorizzare e realizzare le proprie potenzialità). Questo modello ha permesso di definire il benessere psicologico (PWB, psychological well-being).
Grazie a queste definizioni si evidenzia la necessità di non pensare più all’assenza di malattia soltanto come una condizione che determina benessere, bensì all’integrazione dei diversi elementi che compongono il benessere, come quello soggettivo e quello psicologico. Infatti, se consideriamo in un individuo l’assenza di malattia e l’assenza di benessere allora lo si definisce languishing, mentre nel caso di assenza di malattia e presenza di benessere si parla di flourishing.
E voi vi siete mai interrogati su quali valutazioni apportate alla vostra vita?
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