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I falsi miti sulla donazione di midollo osseo



Nel nostro corpo esiste il midollo osseo e il midollo spinale. Il primo è un tessuto che si trova all’interno delle nostre ossa formato da cellule del sangue staminali e mature, che andranno a popolare i nostri vasi sanguigni. Il midollo spinale è la porzione di sistema nervoso centrale, situato all’interno del canale vertebrale e da cui originano tutti i nervi del nostro corpo. Da questa semplice distinzione, possiamo distruggere una delle tante Fake News che corre veloce tra il vociare comune: “donare il midollo fa diventare paraplegici”. È evidente come sia errato, in quanto una donazione di midollo osseo non intacca minimamente la propria capacità di muoversi.


Sapevi che si può donare sotto anestesia e senza provare alcun dolore? E non solo, oggigiorno una delle pratiche di prelievo più usate è quella da sangue periferico, quindi, senza usare alcun ago “spaventoso” che raggiunga il midollo osseo.


Iscriversi al Registro Italiano dei Donatori di Midollo Osseo (Ibmdr) con associazioni quali ADMO (Associazione Donatori di Midollo osseo) è esente da effetti collaterali e avviene tramite l’analisi di un piccolo campione di saliva o di sangue.


Combaciare un potenziale ricevente è un’evenienza che si realizza solo una volta ogni 100.000. Ogni anno, solo in Italia, ci sono 1.600 nuovi pazienti, circa, spesso giovani, che entrano in lista per un trapianto. A complicare ulteriormente la faccenda, si può essere donatori solo tra i 18 e i 35 anni. La statistica non è dalla parte dei malati, ma delle tre variabili citate, una può cambiare.

Concediti la chance di informarti: @admo.federazione.italiana




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