Autore: #AncillottiSimone
Una borsa valori è un mercato secondario (o un insieme di mercati) dove vengono scambiati strumenti finanziari di varia natura. Il mercato viene detto secondario perché gli strumenti non sono di nuova emissione, quindi si ha solamente lo scambio di proprietà dello strumento tra due parti che si trovano d’accordo sul prezzo di vendita/acquisto. Una borsa valori solitamente comprende più mercati finanziari che differiscono in base alla tipologia degli strumenti negoziati. Mercati diversi possono esistere anche per differenziare gli strumenti in base ad altri parametri come la grandezza delle società emittenti (nel caso di azioni societarie).
In Italia la borsa valori è gestita da Borsa Italiana. Fondata nel 1808, è la nona borsa valori più antica del mondo e la sedicesima per capitalizzazione. Il peso della borsa sull’economia nazionale era del 36,8% nel 2019. Questo valore, più basso rispetto ad altri paesi avanzati dell’eurozona, è espressione della particolare struttura industriale italiana ricca di Piccole e Medie Imprese (PMI) che raramente optano per la quotazione in borsa.
Adesso Borsa Italiana è una società privata di proprietà del London Stock Exchange Group (LSEG) che però ha comunicato ad inizio estate l’intenzione di voler cedere Borsa Italiana per procedere con l’acquisizione da 27mld di dollari di Refinitiv, società fornitrice di dati ed infrastrutture finanziarie.
Pochi giorni fa il LSEG ha reso nota la decisione di voler trattare esclusivamente con il gruppo pan-europeo Euronext, rifiutando momentaneamente le offerte di Deutsche Boerse (Francoforte) e Six (Zurigo). Se la trattativa andasse a buon fine Piazza Affari diventerebbe il principale contributore ai ricavi di Euronext che attualmente è la principale borsa valori europea ed opera già in Olanda, Belgio, Portogallo, Francia, Irlanda e Norvegia.
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