Autore: #MicheleGiancaspro
Il 3 agosto 1975 la società di videogiochi statunitense ATARI lancia sul mercato la versione domestica del popolare videogame PONG, simulatore di ping-pong da sala-giochi. 45 anni fa usciva, così, la prima popolare console per videogiochi della storia, una delle tecnologie più impattanti per la nostra società contemporanea.
Diventata sempre più pervasiva nella vita delle persone, in quasi mezzo secolo la console ha acquisito un ruolo centrale nella quotidianità, tanto da influenzare e forgiare profondamente il nostro stile di vita e la nostra cultura.
Ha condizionato, in primis, lo stare con gli altri, stabilendo peculiari forme di socialità: dai gruppi di amici riuniti nelle case, per condividere momenti in compagnia attorno a un videogioco; alla sempre più diffusa connessione “online”, che unisce utenti di tutto il mondo, creando nuovi legami moderni.
È per molti, poi, l’emblema del passatempo contemporaneo, strumento di divertimento ed evasione dalla pressione di studio e lavoro. Un oggetto del semplice loisir, che sta assumendo connotazioni anche più serie. Con l’emergere della figura del gamer, amatore o professionista, la console -col videogioco- diventa una tecnologia a cui sono associati un serio allenamento e un alto grado di preparazione e conoscenza, su cui si può fondare, addirittura, il lavoro e il reddito di una persona.
L’elenco potrebbe continuare all’infinto, perché la console, nel tempo, ha dato vita a tantissimi altri fenomeni sociali e culturali peculiari, riuscendo a soddisfare necessità ed esigenze di milioni utenti diversi. È, in altre parole, una componente fondamentale della nostra società; un tassello importante della routine di tantissime persone, che, secondo forme e modalità specifiche, si sono affidate, si affidano e, molto probabilmente, si affideranno ancora a questo tipo di strumento.
Il 3 agosto 1975 ATARI lancia sul mercato una delle prime console della storia: non una semplice tecnologia innovativa; ma una piccola, grande rivoluzione, che da quel giorno cambiò per sempre il mondo.
E voi, riuscite a immaginarvi un mondo senza le console per videogiochi?
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